Dopo la grande mostra “Vite sospese” del 2019 allestita all’interno della Chiesa Sant’Anna, ho realizzato per la Giornata della memoria del 2020
“Lo sconquasso”, un’installazione site-specific nell’aula magna storica dell’istituto.
In quell’occasione ho utilizzato gli arredi presenti nell’aula, come i banchi e le sedie, senza l’introduzione di ulteriori elementi accessori all’installazione con l’intento di conservare l’identità del luogo e trasformare gli oggetti di uso scolastico in strumenti espressivi.
“L’appello”, l’installazione di quest’anno, metterà nuovamente al centro dell’attenzione la quotidianità dello studente e ciò che lo circonda per permettere all’osservatore di immergersi in quella specifica dimensione e di immedesimarsi.
Il termine “appello” in ambito scolastico ha un significato noto, quello di chiamare tutti gli studenti per nome e cognome per verificarne la presenza.
Pensando all’espulsione degli studenti e dei docenti dall’università dopo la firma delle leggi razziali, il termine “appello” assume un'accezione inquietante, la chiamata ad un atroce destino.